Il Giardino di Poggio Castello

Stefania Briccola

Poggio Castello: il polittico in verde

La Provincia di Como, Gennaio 2023

Il giardino di Poggio Castello a Monguzzo (Como) è un insieme ordinato di atmosfere diverse simile a un polittico. Lo ha fortemente voluto Piero Sierra, top manager, fotografo e paesaggista insospettabile che ha fatto del verde la sua terza vita.

Le dieci stanze complessive sono un susseguirsi di incastri perfetti come un puzzle essenziale che ricorda dei piccoli set cinematografici sapientemente riuniti. «Mi definirei un paesaggista seppur dilettante,- osserva Piero Sierra, milanese con la Brianza nel cuore-non sono invece un botanico e neanche un giardiniere tanto bravo, ma so piazzare le cose al posto giusto. In realtà non ho mai avuto molto tempo perché ho passato la vita a fare il manager d’industria però il verde è un filone interessante che si accosta alla fotografia, l’altra mia grande passione».

Maria Brambilla

Nella campagna comasca

Gardenia n.319, Novembre 2010

Nella prima metà del Seicento un grande filosofo inglese appassionato dipiante e fiori, Francesco Bacone, aveva scritto un saggio, Of Gardens, nel quale, fra l’altro offriva consili pratici per realizzare quello che da sempre è il sogno di tutti i proprietari di giardini: uno spazio verde bello ni tutte le stagioni. Scelta obbligata di specie sempreverdi per i mesi più freddi, ricorso a crochi, giacinti, rose, aquilegie e gigli per la primavera, mentre per l’estate e l’autunno erano state suggerite le piante da frutta: dalle fragoline alle mele passando per ribes, lamponi, prugne e pere. Quasi quattro secoli dopo, l’eterno sogno di un fazzoletto di terra capace di offrire meraviglie in ogni periodo dell’anno è stato rincorso con accorgimenti decisamente più sofisticati e complessi, anche in un giardino ai piedi del castello di Monguzzo, nell’Alta Brianza. Dove adottando quello schema ‘a stanze’ che ha reso celebre molti giardini inglesi del Novecento ( a cominciare da Hidcote Manor) è stato progettato un sapiente puzzle di zone piantate nel modo più diverso – ma sempre in sintonia con la conformazione del terreno e il paesaggio intorno – che da gennaio a dicembre riescono a garantire un’ininterrotta e affascinante alternanza di colori e giochi di forme e volumi.